Che poi a me personalmente come pure a tanti miei conoscenti non è che ci sta proprio sui ceri 'sta scossa che porta rovina. Che si fa così tra genti di rispetto? Te metti a tremà tutto, de sotto e di sopra, senza alcuna considerazione di chi sta in santa pace tra le mura del suo paese? Che s'era mio parente, lo sai che gli succedeva... un sano sculaccione e a nanna senza cena! Invece visto che il mondo è fatto di male e di niente quella birba continua impenitente a far morire tanta gente. La cosa poi che me fa gridà al sorcio? E' che manco si prende la briga de capì se sta menando qualche gaglioffo o anzi uno dabbene. E oltre cieco fa pure il sordo: non sente i pianti dei bimbi disperati nè le preghiere dei vecchi spaventati. Che se c'avessi il numero di 'sto brutto ceffo, sai che gli direi? Che per il prossimo ballo andasse invece a cercare quelli che dalla cattiva specie come la sua dovrebbero farci scampare. Così almeno per una volta sai la nostra magra soddisfazione... ...si andrebbe noi tapini a dar pacche sulle affrante spalle di quei quattro ciarlatani pieni solo d'intenzioni e cinici affari. "Non vi preoccupate" gli diremmo schietti, "non vi lasceremo soli nel triste grave evento". Poi come sono abituati a fare loro, li mettessimo in salamoia nelle baracche ad aspettare. E chi si è visto si è visto e buonasera. Almeno imparerebbero puro loro che a 'sto mondo ingiusto in tristi circostanze non regge faccia né bella parola e che solo coi fatti si pò affrontà quel figlio di pia donna che è 'sto terremoto.
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