[Recensione] The interview – il film che Kim-Joung-Un non voleva farci vedere

Che fare a Santo Stefano acciaccato dai postumi dell’influenza se non provare a tirarsi su il morale guardandosi un film divertente? Troppo debole per sobbarcarmi il viaggio fino agli States dove Sony ha deciso di distribuire il film e troppo tirchio per spendere $5,99 dollari su Youtube per lo streaming ufficiale, mi sono affidato a XBMCTorrent che mi ha fornito pure i sottotitoli.

THE-INTERVIEWjpg

Tutto questo un mese esatto dopo che alcuni hacker si sono infiltrati nei computer della Sony rivelando tutte le email e i documenti segreti dell’azienda, tre settimane dopo che l’Fbi ha confermato con un’inchiesta che dietro gli hacker ci sarebbe la Corea del Nord, dieci giorni dopo le minacce contro i cinema, sei giorni dopo la decisione della Sony di non rilasciare il film, cinque giorni dopo che il presidente Obama ha criticato quella decisione, quattro giorni dopo la decisione della Sony di rilasciare il film per lo streaming online, due giorni dopo che la Sony ha deciso di distribuire il film in 300 cinema presi d’assalto dal pubblico americano visto che a questo punto vedere il film è diventato un obbligo patriottico.


[ATTENZIONE contiene SPOILER]


The_Interview_2014_posterIniziamo con il dire che i protagonisti di questa commedia sono Seth Rogen e James Franco (anzi il primo è pure co-regista e co-sceneggiatore, mentre il secondo è anche co-produttore) che appartengono alla nuova generazione di attori comici statunitensi in grado di sfornare capolavori demenziali come This is the end. Purtroppo di battute in cui si ride in questo film ce ne sono davvero poche, al massimo si sorride.

James Franco è un conduttore televisivo, mentre Seth Rogen è il produttore-regista della trasmissione serale che insieme hanno portato al successo. Continua a leggere

Modifica psp 6.60

Quanto descritto in questa guida è da intendersi puramente a scopo informativo, non sono nostra responsabilità eventuali malfunzionamenti o utilizzi illegali delle informazioni divulgate.

La lotta tra la Sony e gli hacker per modificare la console portatile PSP è una continua rincorsa hardware e software tra chi innova continuamente firmware e schede madri e chi s’ingegna a penetrare le difese ed arrivare al sistema.

La notizia di queste settimane è che finalmente  disponibile una modifica (basata sugli hen, sul firmware 6.60) che non basandosi su pandora battery o quant’altro riesce a battere il sistema anche di quei modelli come la 1000, la 2000, la 3000 e la Go (con la famigerata scheda madre ta-088v3) senza troppi pericoli.

Si tratterà di caricare nella memoria RAM Continua a leggere

Contromossa Sony agli hack per PS3

Sony non ci sta proprio a lasciare che nelle mani degli hackers la sua PS3 e la sua contromossa non si è fatta attendere.

Con il firmware 3.50 (quello che introduce il supporto alla lettura dei supporti 3D sulla Playstation 3) e i successivi vengono bloccati i joypad privi di licenza e in generale i dispositivi USB non autorizzati. Una misura drastica che stando alle dichiarazioni ufficiali sarebbe stata presa dal colosso nipponico a tutela dei consumatori visto che alcuni prodotti contraffatti presenti sul mercato possono incendiarsi o addirittura esplodere.

E’ chiaro che il discorso sulla sicurezza è indiscutibile, ma molto probabilmente la vera motivazione di questa presa di posizione è un’altra: chiudere le porte agli hack della console (tipo PSJailbreak o l’open-source PSGroove) che guarda caso utilizzano proprio le chiavette USB!

Un avviso ai jailbreakers che hanno speso qualche soldino per avviare l’homebew sulla propria console: almeno per il momento lasciate perdere questo aggiornamento!!!

PSJailbreak: la modifica per PS3 Playstation 3

La notizia è una di quelle che fa infervorare le discussioni sulla rete. Pare che dopo diversi tentativi e annunci vari sia stata finalmente realizzata la modifica per la PS3. Il gruppo PSJailbreak sembra infine aver trovato il modo di far girare codice non autorizzato sulla Playstation 3 l’unica console, quella di Sony, a non aver ceduto allo sblocco.

Niente a che fare con la voce che era fatta circolare a gennaio di quest’anno  (con tanto di annuncio su Twitter del famoso hacker  Geohot) che lo sblocco era ormai cosa fatta. Il gruppo di PSJailbreack è riuscito nell’impresa utilizzando una semplice chiavetta USB presubilmente derivata dai dongle che i centri di assistenza autorizzati utilizzano normalmente per rianimare le PS3 in panne mettendole in modalità debug che permette di far girare codice non firmato, e quindi, applicazioni homebrew e backup. Continua a leggere

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: