Stasera su RAITRE c’e’ REPORT

Nuovo appuntamento stasera su RAITRE con REPORT, la trasmissione di Milena Gabanelli.

Tornano le inchieste di Report con la brava Milena Gabanelli ad introdurci ai reportage dei suoi bravi collaboratori. In questi giorni sono tornati alla ribalta i protagonisti del naufragio della Costa Concordia davanti alle coste dell’isola del Giglio.

reportQuest’anno la seconda puntata del nuovo ciclo si apre con l’inchiesta intitolata “La Concordia nazionale”. Giovanna Boursier ha ricostruito quello che è accaduto la notte del naufragio con documenti e interviste inedite. Il comandante Francesco Schettino è accusato di omicidio colposo plurimo per non avere dato l’ordine di emergenza in tempo e avere abbandonato la nave prima che tutti i passeggeri fossero in salvo. Schettino, intervistato in esclusiva da Report, racconta la sua versione dalla quale emergono fatti fino a oggi sconosciuti.

Nella seconda parte della trasmissione il bravo Sigfrido Ranucci torna con un aggiornamento de “Il danno e la beffa” l’inchiesta che è andata in onda la settimana scorsa e che denunciava lo stato del laboratorio dell’Istituto Superiore di Sanità, incaricato di certificare la sicurezza di dispositivi che vengono impiantati nel corpo, quali ad esempio pacemaker e defibrillatori.

Si chiude con l’intervista di Milena Gabanelli a Gino Paoli, uno dei più grandi artisti italiani, oggi presidente della SIAE, la Società italiana Autori ed Editori che, tra tante polemiche, gestisce i diritti su ogni creazione dell’ingegno in Italia, in un’intervista esclusiva ripercorre le tappe principali della sua carriera e della sua vita privata, svelando amori, delusioni, fino al tentato suicidio “per noia”, di cui porta una traccia nel cuore

Se cercate del buon giornalismo d’inchiesta, non perdetevi ogni domenica le inchieste dei videogiornalisti impegnati a farci sapere come stanno davvero le cose.

Equo compenso: la UE dichiara l’illegittimità del decreto Bondi

Lo avevamo detto tutti che era un balzello illegittimo e alla fine anche l’Unione Europea ha bacchettato il governo italiano. Il famigerato decreto Bondi sull’equo compenso che prevede una tassa a monte indiscriminata estesa a tutti i dispositivi potenzialmente atti a contenere materiale elettronico coperto da copyright a favore della SIAE è incompatibile con la disciplina europea contenuta nella Direttiva 2001/29. In pratica qualche centinaio di milioni di eruo all’anno direttamente nelle casse della SIAE.

La Corte Europea si è pronunciata dichiarandola impropria in quanto va a colpire indistintamente tutte le memorie di massa senza il necessario rapporto tra l’applicazione dell’equo compenso per copia privata in relazione ad un dispositivo o supporto ed il suo utilizzo per l’esecuzione di una copia privata. La sentenza del 21 ottobre scorso, dovrà essere disapplicata dai giudici nazionali, senza nemmeno il bisogno di chiedere una nuova decisione della Corte in merito.

Un’ottima decisione, che restituisce una parte dei diritti ai poveri consumatori. Ora c’è solo da capire se i soldi affluiti in questi mesi alle casse della SIAE dovranno essere restituiti o meno, visto che il ricorso è stato contemporaneo all’approvazione del decreto.

“Equo compenso”: i consumatori costretti a pagare due volte

Sembra che i nostri governanti siano lì ogni giorno a inventare nuovi balzelli, nemmeno fossimo nel Medioevo quando si era sottoposti a tasse d’ogni genere (sul bestiame, sui mulini, sulle ruote, ecc…). L’estensione dell'”equo compenso” (una tassa da pagare alla Siae) così come previsto dal decreto del 30 dicembre scorso firmato dal ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, va a colpire indiscriminatamente  tutti i prodotti hi-tech muniti di una memoria per contrastare le copie pirata.

Non entriamo nel merito dell'”equo compenso” perché apriremmo una polemica che non finirebbe più (sinteticamente la potremmo definire un balzello sulla copia privata iniquo e ingiustificato), rimaniamo invece su questa estensione, unica in Europa. Si tratta in definitiva di un modo per reggere l’obsoleto istituto della SIAE che promuove il monopolio intellettuale e che pare andrebbe a incassare 300 milioni di euro l’anno, contro i 70 milioni che incassa oggi colpendo solo i CD e DVD.

Ecco il prezziario: Continua a leggere

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