[SFOGO] I sogni son desideri…

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4-gargantuaquisetaitperduE’ qualche sera che a cena mi abbuffo come un animale.

Come se non ci fosse un domani la mia amigdala, il cervello ancestrale, prende il sopravvento e mi fa sbranare tutto quello che c’è in tavola per poi passare direttamente al frigo. Al termine della scorpacciata mi sento poco bene, come uno di quegli uomini che vivono senza mai accontentarsi, pozzi senza fondo. Uno di quelli che non ne hanno mai abbastanza anche quando sanno che per avere di più tolgono il poco agli altri e alla fine stramazzano con la consapevolezza di non potersi portare all’altro mondo nient’altro che la propria coscienza sporca.

I peccati della mia ingordigia serale io li pago quasi subito: un paio d’ore dopo a letto patisco degli orribili incubi.

istantanea_2017-02-21_12-58-51Tipo che l’altra notte ho sognato che ero l’ultimo uomo sulla faccia della Terra. Ho sognato che guardavo fuori dalla finestra. Per la strada si aggiravano degli orribili mostri intenti a distruggere tutto quello che gli capitava a tiro. La mia la mia casa era l’ultimo posto sicuro dell’intero pianeta.

Me ne stavo seduto sulla poltrona senza sapere come affrontare tutta la faccenda senza farmi prendere dal panico, quando ho sentito qualcuno bussare alla mia porta.

Non erano i mostri c’era qualcuno che chiedeva aiuto. Mi sono precipitato ad aprire per far entrare chiunque fosse, felice di non essere più solo… Continua a leggere

Per fortuna c’è sempre chi si approfitta di noi

Berlusconi

«Voi avete bisogno di me perché io sono ricco e voi povero; stipuliamo dunque un accordo fra noi: permetterò che abbiate l’onore di servirmi a patto che mi diate il poco che vi resta in cambio del disturbo che mi prendo nel comandarvi» Jean Jacques Rosseau.

A cosa siamo disposti a rinunciare per raggiungere l’agognato benessere derivante da quel tranquillo fluire dei giorni completamente esentati da ogni responsabilità?

La libertà è un valore ormai dato per scontato e a dirla tutta non serve a niente: se ne parla tanto e poi ci impongono tutte quelle regole, tipo che non si può ruttare in pubblico. L’onore poi è inflazionato dalla più facile autoreferenzialità elargita dai social network dove puoi dire anche la tua, tanto non gliene frega niente a nessuno, nemmeno ai tuoi followers.

unoE allora perché resistere oltre.
Finiamola con questa falsa e arrogante ricerca di un’impossibile uguaglianza in un mondo di diversi. Rassegnati al tuo colore della pelle: sei nato bianco e l’abbronzatura è solo un palliativo.  Se sei ricco, smettila di renderti ridicolo riempiendoti la bocca con le parole di Marx o di Gesù Cristo, mentre pensi solo al tuo portafogli.  Non è colpa nostra se non siamo nati da una parte o dall’altra. Il peccato è di colui che compie l’inutile viaggio verso l’altra sponda del mare con la speranza di emanciparsi senza pagarne il giusto prezzo. E’ nostro dovere rimanere al nostro posto: è questo il destino che ci è dato.
Prendiamone atto e smettiamo pure di sognare: non ce lo possiamo più permettere.

Seguiamo il gregge senza levare oltre lo sguardo e senza più tormentarci con stupidi dilemmi: chi è meglio del pastore scagli la prima pietra. Sia benedetto chi si approfitta di noi perché glielo lasciamo fare. E biasimate coloro i quali non si danno pace e si accaniscono contro le ingiustizie, poiché non hanno capito che non spetta a loro cambiare il mondo. O no?

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