Stasera su RAITRE: PRESADIRETTA ci parla di quanto ci costa il NEPOTISMO dei nostri politici

Ormai gli scandali non ci scandalizzano più. PRESADIRETTA racconta di come i politici italiani trattano la cosa pubblica. Non come un bene da amministrare, ma come un mezzo per sistemare parenti e amici…

Due i  racconti PRESADIRETTA nella puntata di stasera che s’intitola PARENTOPOLI. Riccardo Iacona in studio ci parlerà dello scandalo delle assunzioni facili nelle municipalizzate romane e degli sprechi di denaro pubblico in Sicilia.

L’inchiesta di Vincenzo Guerrizio, Raffaella Pusceddu e Elena Stramentinoli ci racconterà dello scandalo delle assunzioni facili. In due anni  sono stati “sistemati” dai politici le proprie mogli, fidanzate, figli, amici, parenti e conoscenti. Sprechi e corruzione che pesano sui bilanci…

Anche l’inchiesta di Domenico Iannacone si parlerà di cattivo governo, ma in Sicilia dove ci sono più dipendenti pubblici che in tutte le altre regioni d’Italia e dove una pletora di deputati, assessori, dirigenti godono di molti benefici a discapito della ricchezza della propria regione. Continua a leggere

All’Inter la Supercoppa: 4° titolo del 2010

Squadra che vince non si cambia… e Benitez sembra aver ben chiaro questa regola d’oro. I nerazzurri, forse un po’ fuori forma da qui un inizio sotto tono hanno giocato alla stessa maniera della scorsa stagione e hanno vinto, come al solito.

Un primo tempo forse un po’ troppo sofferto con le giocate di Maicon e Snejder a cercare di scardinare la difesa romanista e un Zanetti all’ennesima potenza. La Roma si è presentata più convinta all’appuntamento e ha segnato con il terzino Riise per prima e sinceramente ha avuto le occasioni giuste per il raddoppio. Dopo il disastro in difesa di Vucinic arriva il pareggio di Pandev. Nel secondo tempo si è vista un Inter più attenta che ha iniziato a macinare gioco e riuscendo a mettere a freno le giocate di Totti e compagni. Si rivede a S.Siro un Adriano fuori forma e irriconoscibile, fischiato dai tifosi nerazzurri. La partita è risolta da una doppietta del sempre ottimo Eto’o. Il Principe Milito inventa un paio di sue giocate, ma si vede che la forma ottimale non è ancora arrivata e non segna: buona comunque la sua prestazione.

Inter e Roma, a voi la Supercoppa!

Finalmente s’inizia a fare sul serio… La stagione 2010/11 del calcio italiano prende ufficialmente il via questa sera allo stadio Meazza in San Siro dove Inter e Roma si contenderanno il primo trofeo della stagione, la Supercoppa di Lega TIM. Quest’anno l’attesissima sfida tra i neroazzurri di Benitez e i giallorossi di Ranieri verrà trasmessa in diretta su Raiuno in versione dalle 20.45 con la telecronaca di Alberto Rimedio e il commento tecnico di Fulvio Collovati.

In casa nerazzurra si dovrebbe optare per un 4-2-3-1 e il trio PandevSneijderEto’o alle spalle di Milito – con licenza di trasformarlo in corso d’opera in un 4-4-2 con Eto’o più vicino al Principe argentino. Sulla sponda romanista il modulo di riferimento dovrebbe essere il 4-3-1-2 con il francese Menez alle spalle di Totti e Vucinic. Il trio di centrocampo dovrebbe essere formato anche da Pizzarro, De Rossi e Perrotta. In panchina. pronto a fare il guastatore – condizione permettendo – il grande ex, Adriano, alla sua seconda, importante, chance italiana.

Ecco l’albo d’oro della competizione:

Club Vittorie Sconfitte Anni vittorie Anni finali perse
Milan 5 3 1988, 1992, 1993, 1994, 2004 1996, 1999, 2003
Inter 4 3 1989, 2005, 2006, 2008 2000, 2007, 2009
Juventus 4 3 1995, 1997, 2002, 2003 1990, 1998, 2005
Lazio 3 1 1998, 2000, 2009 2004
Roma 2 3 2001, 2007 1991, 2006, 2008
Fiorentina 1 1 1996 2001
Parma 1 3 1999 1992, 1995, 2002
Sampdoria 1 3 1991 1988, 1989, 1994
Napoli 1 1990
Torino 1 1993
Vicenza 1 1997

Concertone del Primo Maggio: la scaletta al minuto

Questa è la scaletta del Concertone del Primo Maggio a Piazza San Giovanni. Di solito gli artisti la rispettano al minuto, tuttavia, essendo un evento live, può subire qualche lieve variazione. Come sempre lo show sarà seguito in diretta tv da Raitre oltre la mezzanotte con le sole interruzioni dei tg delle 19 e delle 23.20.

Sono attesi sul palcoscenico i tre segretari dei sindacati: Guglielmo Epifani per la Cgil, Raffaele Bonanni per la Cisl, Luigi Angeletti per la Uil. Continua a leggere

L’APPELLO DEI TRE GIURISTI

Oltre 400mila firme sono state raccolte all’appello dei tre giuristi in favore della libertà di stampa e contro la querela di Silvio Berlusconi nei confronti di Repubblica, ‘colpevole’ secondo il premier di aver fatto dieci domande retoriche e diffamanti. Un’iniziativa che sta avendo grande successo in vista della manifestazione del 3 ottobre a piazza del Popolo, a Roma

L’attacco a “Repubblica”, di cui la citazione in giudizio per diffamazione è solo l’ultimo episodio, è interpretabile soltanto come un tentativo di ridurre al silenzio la libera stampa, di anestetizzare l’opinione pubblica, di isolarci dalla circolazione internazionale delle informazioni, in definitiva di fare del nostro Paese un’eccezione della democrazia. Le domande poste al Presidente del Consiglio sono domande vere, che hanno suscitato interesse non solo in Italia ma nella stampa di tutto il mondo. Se le si considera “retoriche”, perché suggerirebbero risposte non gradite a colui al quale sono rivolte, c’è un solo, facile, modo per smontarle: non tacitare chi le fa, ma rispondere.
Invece, si batte la strada dell’intimidazione di chi esercita il diritto-dovere di “cercare, ricevere e diffondere con qualsiasi mezzo di espressione, senza considerazioni di frontiere, le informazioni e le idee”, come vuole la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, approvata dal consesso delle Nazioni quando era vivo il ricordo della degenerazione dell’informazione in propaganda, sotto i regimi illiberali e antidemocratici del secolo scorso.
Stupisce e preoccupa che queste iniziative non siano non solo stigmatizzate concordemente, ma nemmeno riferite, dagli organi d’informazione e che vi siano giuristi disposti a dare loro forma giuridica, senza considerare il danno che ne viene alla stessa serietà e credibilità del diritto.
Franco Cordero
Stefano Rodotà
Gustavo Zagrebelsky