Gmail adesso permette di inviare messaggi agli utenti di Google+ ma c’è la “scappatoia”

gmail_g+

Google sta spingendo in ogni modo la sua piattaforma social Google+ che presenta alcuni pregevoli aspetti rispetto al principale competitor Facebook, ma che soffre in quanto a partecipazione. Qualche mese fa la rivoluzione è iniziata quando i ragazzi di Mountain View hanno pensato bene di integrare Google+ a Youtube per quanto riguarda i commenti che da allora si possono scrivere sotto i video  solo attraverso Google+ con buona pace degli youtubers.

gmailCome da comunicato ufficiale apparso sul blog di Google Italia, adesso è l’ora di Gmail dal quale si potranno inviare delle email a quelli di Google+ senza conoscerne l’indirizzo email. Sarà sufficiente iniziare a digitare il nome nel campo del destinatario e insieme ai suggerimenti della rubrica compariranno anche quelli delle Google+ connections. Molto probabilmente avrete già ricevuto una email dal team di Gmail che vi avvisa della bella novità.

Già combattiamo una guerra persa contro lo spam e sprechiamo molto tempo a trovare le email “serie” in mezzo a tutta la spazzatura che si riceve ogni giorno (sebbene i filtri di Gmail in questo senso siano tra i migliori al mondo), d’ora in poi saremo “disturbabili” anche dagli utenti di Google+ che senza conoscere il nostro indirizzo di posta potranno mandarci delle email.

Le polemiche in queste ore si sprecano e sono in molti a deprecare la mancanza di tutela della privacy degli utenti. “Se gli utenti Google+ hanno bisogno di comunicare si può creare un sistema di messaggi interno, connettere Gmail non ha alcun senso…

Fortunatamente c’è il modo di evitare pasticci e di continuare ad utilizzare Gmail solo per le email “serie”. Occorre andare nelle impostazioni della vostra casella di Gmail e settarla come segue sotto al menù “Generali“:

gmail_google+

Si potrà scegliere se si vuole far comparire il proprio profilo social (e quindi essere contattati) nei suggerimenti di Gmail solo alle proprie cerchie, alle cerchie estese (quindi amici degli amici) o meglio a nessuno.

E’ disponibile GOOGLE CHROME ver. 28.0.1464.0

google-chromeNuovo aggiornamento di Chrome, il browser di casa GOOGLE. 

Oltre ad aver corretto alcuni errori sono stati apportati alcuni miglioramenti, ma sopratutto fa il suo esordio Blink, il nuovo motore di rendering, fork di WebKit che oltre ad essere stato utilizzato nel progetto Chromium è il motore di altri browser tra cui anche quello di Safari (Apple).

I ragazzi di Mountain View hanno dichiarato di essere pronti a lavorare su un progetto nuovo che li vede lontani dagli obiettivi di quelli di Cupertino. La novità del progetto sarà quindi quello di favorire la crescita e l’innovazione all’interno di un ecosistema Web aperto, finora messo in discussione da alcuni limiti di Webkit.

Staremo a vedere.

Sebbene nelle note di versione di Chrome è menzionato ancora WebKit:

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La nota nel  SVN revision log ufficiale non lascia dubbi, il passaggio a Blink è iniziato:

chrome 28-192202

Ricordiamo che  sono disponibili le seguenti versioni di Google Chrome (esistono diverse versioni che coincidono con il diverso grado di sviluppo e stabilità):

STABLE: E’ la versione più tranquilla e ufficiale. Stabile e veloce il browser di Google è il migliore in circolazione. (attualmente ver. 26.0.1410.43). I rilasci avvengono all’incirca ogni sei settimane.

BETA: Si tratta di una versione che contiene alcuni sviluppi portati avanti dal team di Chrome. I rilasci avvengono mensilmente con gli update testati del canale DEV e le prestazioni sono paragonabili alla versione Stable. (attualmente ver.  27.0.1453.15)

DEV: Si tratta della versione raccomandata per gli sviluppatori. Viene rilasciata con una cadenza quindicinale e contiene tutte le correzioni agli errori e le novità Il problema è che essendo questa una versione di prova potrebbero verificarsi crash o altri inconvenienti (al momento ver. 28.0.1464.0). Personalmente la utilizzo per essere il primo a provare le nuove features prodotte e anche se ogni tanto ci sono problemi, la utilizzo con molta soddisfazione.

CANARY: E’ la versione più spinta, a solo uso di sviluppo. Non essendo stabile non è adatta a normale utilizzo degli end-user.

Il CITTADINO IMPERFETTO ringrazia sentitamente il team di CHROME. Potete trovare maggiori informazioni direttamente a questo indirizzo: http://dev.chromium.org/getting-involved/dev-channel.

Da Google un doodle per celebrare Anna Maria Sibylla Merian

Anna Maria Sibylla Merian

Davvero carino il doodle statico che Google ha voluto dedicare alla pittrice ed entomologa tedesca Anna Maria Sibylla Merian di cui oggi si celebra il 366° anniversario della nascita (Francoforte sul Meno, 2 aprile 1647 – Amsterdam, 13 gennaio 1717).

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Confesso di scoprire oggi insieme a molti di voi, grazie ai ragazzi di Mountain View, la figura di una donna che visse una vita avventurosa e raggiunse non senza sacrifici una non facile indipendenza economica e culturale in un secolo in cui l’impegno scientifico era precluso alle donne.

Anna Maria Sibylla Merian raggiunse livelli eccelsi con la sua opera la Metamorfosi degli insetti del Suriname, che venne definita “l’opera più bella mai dipinta in America”, che si colloca ai confini tra arte e scienza, essendo basata sull’abilità di produrre belle immagini capaci di fornire anche importanti informazioni scientifiche.

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Da Google un doodle per le uova degli zar

Google oggi dedica un doodle a Peter Carl Fabergé, il gioielliere e orafo russo nato a San Pietroburgo il 30 maggio del 1846 e celeberrimo per aver dedicato la sua vita alla realizzazione delle famose uova di Pasqua degli zar russi (in totale 57).

In occasione del suo 166esimo compleanno, i ragazzi di MountainView lo omaggiano con un simpatico doodle dove ogni lettera del logo del motore di ricerca più famoso al mondo si trasforma in un uovo di Fabergé.

Zerg Rush, il nuovo easter egg di Google

 

Quei matacchioni dei ragazzi di MountainView sono sempre in vena di nuove trovate e hanno da poco  introdotto sulla pagina principale del proprio motore di ricerca un nuovo easter egg un piccolo scherzo che, al pari della “nevicata” dello scorso Natale (“let it snow“), trasforma la query in una parola magica in grado di scatenare una animazione dinamica sulla pagina di ricerca di Google.

Per provare dal vivo è sufficiente digitare “zerg rush” sul modulo di ricerca del motore. Come ben sapranno gli appassionati di videogiochi, si tratta di una strategia offensiva adottata all’interno del gioco Starcraft, in cui è presente una razza denominata appunto Zerg. Nell’animazione proposta da Google una serie di O puliscono lo schermo delle parole formando alla fine due G.

E’ arrivato Google Maps a 8bit (ma purtroppo è solo un pesce d’aprile)

Una nuova versione di Google Maps, ispirata ai videogiochi anni ’80, in versione 8bit. E’ questa la trovata dai ragazzi di Mountain View per festeggiare degnamente il pesce d’aprile.

Per rendere più credibile lo scherzo, è stato persino realizzato e pubblicato on-line un video in cui i programmatori spiegano il funzionamento del nuovo sistema di mappe, con tanto di cassetta da inserire nientemeno che nella Nintendo NES, la console anni ’80, che costituisce un po’ un simbolo per almeno una generazione di smanettoni.

Chi si collega oggi al servizio Google Maps ha la possibilità di vivere in prima persona lo scherzo clikkando l’icona “Avventura“.

Google Chrome primo browser in Italia

In Italia, Google ha raggiunto il suo obiettivo con Chrome, divenendo a febbraio secondo una fonte molto attendibile come StatCounter il browser più utilizzato nel nostro paese sorpassando Internet Explorer.

Il software open source dei ragazzi di MountainView è stato utilizzato dal 34,46% degli utenti, quasi un punto percentuale in più rispetto al 33,73% del browser targato Microsoft e oltre 11 punti in più del più anziano browser “free”, lo storico Firefox (23,8%) della Mozilla Foundation. Quest’ultimo continua il suo lento declino, ma sembra destinato a mantenere agevolmente la terza piazza visto che Safari della Apple rimane stabile con il 6,46% sul totale degli utenti italiani.

Un doodle per il pittore Diego Rivera

Google celebra oggi l’anniversario della nascita del pittore e muralista messicano Diego Rivera, nato a Guanajuato l’8 dicembre 1886.

Per l’occasione il logo della pagina principale del motore di ricerca dei ragazzi di Mountain View si trasforma in un murales dove tra i tipici personaggi di Diego Rivera spiccano nello sfondo la scritta Google.

Su Google un doodle per Halloween

I ragazzi di Mountain View questa volta si mostrano nel filmato mentre realizzano con delle enormi zucche il doodle di Google per celebrare la notte di Halloween. Bravissimi!!!

Su Youtube c’è il filmato intero: qui!

Su Google un doodle per Italo Calvino

Google omaggia un grande della letteratura italiana con un doodle in onore dell’88° anniversario della nascita di Italo Calvino nato a Cuba il 15 ottobre 1923.

I ragazzi di Mountain View si ispirano al primo dei 12 racconti della raccolta Le cosmicomiche, dal titolo “La distanza della luna“, dove il vecchio Qfwfq suo cugino sordo, il capitano e sua moglie, decidono di andar sotto la luna con una barca per poi salirci sopra.

Lo scrittore attraverso opere come Marcovaldo, La giornata di uno scrutatore, Se una notte d’inverno un viaggiatore ha saputo raccontare con razionale ironia la società del secondo novecento e al contempo con fiabesche allegorie quali Il visconte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente e fantascientifiche invenzioni come in Ti con zero e Le cosmicomiche dare ai suoi lettori numerosi spunti di riflessione.

Le cosmicomiche

La distanza della Luna

Una volta, secondo Sir George H. Darwin, la Luna era molto vicina alla Terra. Furono le maree che a poco a poco la spinsero lontano: le maree che lei Luna provoca nelle acque terrestri e in cui la Terra perde lentamente energia.

Lo so bene! – esclamò il vecchio Qfwfq, – voi non ve ne potete ricordare ma io sì. L’avevamo sempre addosso, la Luna, smisurata: quand’era il plenilunio – notti chiare come di giorno, ma d’una luce color burro –, pareva che ci schiacciasse; quand’era lunanuova rotolava per il cielo come un nero ombrello portato dal vento; e a lunacrescente veniva avanti a corna così basse che pareva lì lì per infilzare la cresta d’un promontorio e restarci ancorata. Ma tutto il meccanismo delle fasi andava diversamente che oggigiorno: per via che le distanze dal Sole erano diverse, e le orbite, e l’inclinazione non ricordo di che cosa; eclissi poi, con Terra e Luna così appiccicate, ce n’erano tutti i momenti: figuriamoci se quelle due bestione non trovavano modo di farsi continuamente ombra a vicenda.

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