Oggi Google omaggia Moby Dick con un doodle

Incipit Moby Dick (Melville):

Chiamatemi Ismaele. Alcuni anni fa – non importa quanti esattamente – avendo pochi o punti denari in tasca e nulla di particolare che m’interessasse a terra, pensai di darmi alla navigazione e vedere la parte acquea del mondo. È un modo che ho io di cacciare la malinconia e di regolare la circolazione. Ogni volta che m’accorgo di atteggiare le labbra al torvo, ogni volta che nell’anima mi scende come un novembre umido e piovigginoso, ogni volta che mi accorgo di fermarmi involontariamente dinanzi alle agenzie di pompe funebri e di andar dietro a tutti i funerali che incontro, e specialmente ogni volta che il malumore si fa tanto forte in me che mi occorre un robusto principio morale per impedirmi di scendere risoluto in istrada e gettare metodicamente per terra il cappello alla gente, allora decido che è tempo di mettermi in mare al più presto.

Google dedica il suo doodle al capolavoro dell letteratura Moby Dick. Si compiono oggi, infatti, 161 anni dalla pubblicazione del capolavoro di Herman Melville nonché una delle opere fondamentali della letteratura americana e mondiale, tradotto in italiano per la prima volta dallo scrittore Cesare Pavese nel 1932.

Il Premio Nobel per la Letteratura 2011 è Tomas Tranströmer

Il poeta svedese ottantenne Tomas Transtromer, è il premio Nobel per la Letteratura 2011.

Nato a Stoccolma il 15 aprile 1931, lo scrittore, poeta e traduttore ha influenzato profondamente la cultura svedese di questo secolo. Una ricerca che guarda nell’uomo, sviluppando ulteriormente il linguaggio espressionista e surreale della poesia del XX secolo.

Le sue immagini apparentemente semplici della vita quotidiana e della natura, in particolare, rivelano una visione mistica agli aspetti universali della mente umana.

Aprile e Silenzio
La primavera giace deserta.
Scuro come il velluto il fossato
si snoda al mio fianco
senza immagini riflesse.

Soli a splendere
sono dei fiori gialli.

Mi porta la mia ombra,
come la sua nera custodia
un violino.

La sola cosa che voglio dire
brilla fuori dalla mia portata
come l’argento
sul banco dei pegni.
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