«Pulizia, pulizia, pulizia»

Prendo spunto dall’ennesimo scandalo che ha visto aggiungersi alla lista dei cattivi amministratori anche coloro i quali (mi riferisco ai signori in camicia verde) facevano della lotta contro le prevaricazioni del centralismo statale, il principale argomento di coesione politica.

Non ho niente contro queste persone (che ritengo personalmente un irrinunciabile esempio di folklore alla stregua dei napoletani con i mandolini e al mafioso con la voce del padrino di Marlon Brando).

Ma ormai la misura è colma.

Alla luce di quanto ho potuto vedere ieri sera in diretta da Bergamo dove Continua a leggere

Umberto Bossi scappa in Africa

Pinuccio chiama Bossi e gli propongo una via di fuga dopo il caso della casa ristrutturata con i fondi della Lega.

VIA – >Blog di Pinuccio Chiama

Renzo Bossi a Le Invasioni Barbariche

Eravamo curiosi di vedere come si sarebbe comportato in televisione il delfino (ops, la trota) dell’on. Umberto Bossi. Mediaticamente si tratta di un personaggio molto chiacchierato e sbeffeggiato, e non è cosa di tutti i giorni poter avere l’occasione di vederne un’intervista.

Chez Daria Bignardi su La7 quale primo ospite della prima puntata de Le invasioni Barbariche reloaded, Renzo Bossi si è mostrato quello che in realtà è: un giovanotto di ventidue anni che guadagna diecimila al mese come consigliere regionale, con le idee offuscate dal partito, il cui amore filiale non si discute, ma che purtroppo rappresenta pienamente ciò che proprio la Lega Nord condanna, purtroppo solo a parole.

Va dato merito al Renzo di non essere stato bravo a non abboccare all’amo della maliziosa Bignardi, nemmeno quando gli è stato donato un bel tricolore…

Parte 1/3:

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Elezioni amministrative 2010: chi ha vinto?

A sentire i pubblici dibattiti televisivi (iniziavamo a sentire la mancanza della caciara parlamentare in tv) hanno vinto come al solito un po’ tutti. Alla fine non ha perso nessuno dei contendenti principali visto che a ben vedere le loro poltrone sono sempre ben assicurate. Quello che si può dire senza ombra di dubbio è che al centrosinistra vanno Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Puglia e Basilicata. Il centrodestra si aggiudica Lombardia, Veneto, Campania, Calabria, Piemonte e Lazio.

Cmq secondo i dati del Ministero degli Interni a vincere è stato l’astensionismo che ha visto crescere dell’8% i propri sostenitori e scendere al 63,6% la percentuale dei votanti. Un dato che dovrebbe lasciar intendere in maniera inequivocabile di che portata sia il fallimento dell’attuale classe politica che dovrebbe ritenersi bocciata a tutti i livelli.

Di seguito qualche dichiarazione dei leader politici:

Bersani: “Inversione di tendenza, il PD avanza”

Berlusconi: “L’amore ha vinto sull’odio”

Casini: “Udc tra i pochi a crescere, faremo i difensori civici”

Di Pietro: “IdV vittorioso perchè radicato”

Persino la protezione animali esulta perché per la prima volta un suo esponente sarà consigliere regionale in Lombardia. E che dire del comico Grillo che con il suo Movimento a 5 stelle dichiara: “L’inizio di un percorso”.

Ma se la matematica non è un opinione, interessante è l’analisi dell’Istituto Cattaneo di Bologna che ha effettuato alcune elaborazioni sui risultati del voto regionale di ieri per determinare quanto i principali contendenti abbiano riscosso maggiori o minori consensi rispetto alle precedenti elezioni regionali del 2005.

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