Proteggersi dalle vulnerabilità usate da Hacking Team

Il caso Hacking Team ha destato in questi giorni un enorme scalpore.

In particolare il contenuto del pingue archivio da 400 GB trafugato nei giorni scorsi ha portato alla scoperta di alcune falle sconosciute scoperte in Flash Player, in Windows ed in altri software che l’azienda milanese utilizzava per eseguire il codice per il monitoraggio dei sistemi in modalità remota, all’insaputa del proprietario.1436558551201192

Ora visto che queste informazioni sono di libero accesso a tutti in rete, sono molte le software-house impegnate a correre ai ripari e correggere le molte vulnerabilità che potrebbero essere utilizzate dai criminali informatici.

E’ ad esempio noto che nelle scorse ore un gruppo di hacker cinesi avrebbe già “riciclato” il materiale derivato dall’attacco a Hacking Team per aggredire almeno 23 società attive nel settore delle tecnologie aerospaziali e della difesa, delle costruzioni, dell’energia, dell’hi-tech, dei trasporti, delle telecomunicazioni, della salute e delle biotecnologie.

Nel nostro piccolo possiamo mettere in atto alcuni accorgimenti per evitare che i nostri sistemi vengano attaccati: Continua a leggere

Google Chrome non ama la batteria dei portatili Windows

A causa di una gestione un po’ farlocca del “system clock tick rate” il browser della casa di Mountain View ha un problema che può impattare drasticamente sulla durata della batteria e in alcune condizioni rallentare le prestazioni del computerchrome

Alla base di tutto, la modifica dell’intervallo con cui la CPU si “risveglia” quando nel sistema non ci sono eventi che richiedono calcoli: in Windows, questo intervallo è settato di default a 15,625 millisecondi, ma con Google Chrome attivato scende a 1,000 millisecondo. La stessa Microsoft afferma che in queste condizioni i consumi di energia possono aumentare anche del 25%.

L’esistenza del problema è verificabile facilmente tramite l’applicazione Clockers che viene messa a disposizione gratuitamente nel portale Technet di Microsoft, ecco i risultati della nostra prova:

clockers

La notizia è stata riportata da diversi siti sulla scia di un articolo comparso su Forbes, ma in realtà il bug è noto sin dal 29 settembre 2012 (bug 153139)  anche se il problema  non è mai affrontato a dovere da parte di Google. Speriamo che il vespaio alzato sia di stimolo per il team di programmatori.

Sottolineiamo che il problema riguarda il solo sistema operativo Windows: gli utenti Mac o Linux possono stare tranquilli.

Al momento comunque il problema non è aggirabile in alcun modo se non utilizzando un browser come Internet Explorer o Firefox (almeno quando non siete collegati alla rete elettrica): in questi browser il parametro rimane a 15.625 ms fino a quando il browser non ha bisogno di fare qualcosa per cui deve incrementare il tick rate. Se andate su YouTube, ad esempio, e riproducete un video, IE porta il valore a 1.000 ms. Quando si chiude la scheda e si prosegue con la navigazione normale, il tick rate torna a 15.625 ms.

Google Chrome primo browser in Italia

In Italia, Google ha raggiunto il suo obiettivo con Chrome, divenendo a febbraio secondo una fonte molto attendibile come StatCounter il browser più utilizzato nel nostro paese sorpassando Internet Explorer.

Il software open source dei ragazzi di MountainView è stato utilizzato dal 34,46% degli utenti, quasi un punto percentuale in più rispetto al 33,73% del browser targato Microsoft e oltre 11 punti in più del più anziano browser “free”, lo storico Firefox (23,8%) della Mozilla Foundation. Quest’ultimo continua il suo lento declino, ma sembra destinato a mantenere agevolmente la terza piazza visto che Safari della Apple rimane stabile con il 6,46% sul totale degli utenti italiani.

E’ disponibile MOZILLA FIREFOX 10.0 IN ITALIANO

Lo scenario dei browser è in continuo movimento e in questa lotta all’ultimo bit i primi a guadagnarci siamo noi utenti. E’ con questo spirito che diamo la notizia dell’uscita dai cantieri della MOZILLA FOUNDATION della nuova versione del browser Firefox giunto alla ver. 10.0 perfettamente localizzato in italiano.

Sebbene personalmente entusiasta del concorrente Chrome, non si può fare a meno che negli ultimi tempi Firefox ha risolto molti dei suoi problemi e insieme al browser di Google rosicchia sempre di più importanti quote di mercato all’inefficiente Internet Explorer di Microsoft.

Da segnalare in quest’ultima versione di Firefox, la scomparsa automatica del pulsante “Avanti” quando non si è tornati indietro da nessuna pagina e diverse innovazioni dedicate agli sviluppatori, come nuovi inspector per pagine ed elementi di stile, l’anti-aliasing per WebGL e un supporto migliorato a CSS3D. Il changelog completo lo trovate qui.

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Buon compleanno Chrome!

Sono passati esattamente 3 anni dall’annuncio dei ragazzi di Mountain View dell’arrivo del browser Chrome, fatto il 1 settembre 2008.

Per l’occasione Google ha creato un’interessante pagina  dove ripercorre la storia dei principali browser e delle innovazioni tecniche che hanno di volta in volta cambiato il mondo del web, a partire dall’HTML 2.0, a Javascipt e Ajax, fino ad arrivare all’HTML5.

Si può affermare che Chrome è un programma di successo che continua a conquistare sempre più navigatori, detenendo una quota pari al 24,16%, mentre i concorrenti principali Internet Explorer e Firefox continuano a perdere utenti. Tra l’altro non manca poi molto al sorpasso del browser di Mozilla Foundation…

Firefox è il browser più usato in Europa

Se Internet Explorer è il browser più diffuso al mondo, le ultime statistiche divulgate in questi giorni da StatCounter mostrano, nel vecchio continente,  il sorpasso di Firefox che nell’ultimo mese del 2010 con il 38,11% di utilizzatori contro il 37,52% di IE, può vantare il primato europeo.

In attesa del lancio di IE9 che dovrebbe dare uno scossone al mercato, analizzando meglio i dati notiamo che non è tanto il browser targato Mozilla ad aver guadagnato estimatori ma è quello di casa Microsoft ad averne persi a vantaggio di Chrome che è difatti triplicato raggiungendo il 14,08% di utenti.

Google Chrome: avviato il test al formato VP8/WebM

Magari non ci avete fatto caso, ma coloro i quali seguono il nostro blog dovrebbero sapere che l’upgrade di ieri della versione DEV del browser dei ragazzi di Mountain View porta una grande novità: Google ha deciso di  incorporare il formato codec libero VP8/WebM in Chrome.

Il codec VP8/WebM è esente dal pagamento di royalty e utilizzabile su PC, tablet e smartphone. Si tratta di un formato contenitore, di proprietà Google, ma sviluppato dalla ON2 Technology, basato su Matroska, pacchettizzato con il video VP8 e lo stream audio Ogg Vorbis. Continua a leggere

Finalmente Google Maps integra Google Earth con un plugin

Per usare Google Earth in Google Maps occorre scaricare e installare un plugin necessario a far funzionare Earth nel browser. Compatibilità dichiarata Windows (2000, XP, Vista e 7) con browser Google Chrome 1.0+, Internet Explorer 7+ (32-bit), Firefox 2.0+ e Flock 1.0+, mentre la versione Mac (OS X 10.4+) supporta Safari 3.1+ e Firefox 3.0+.

Pwn2Own 2010: Chrome vincitore?

Pwn2Own è una manifestazione di sicurezza annuale alla quale partecipano alcuni fra i più brillanti esperti mondiali.

Nemmeno quest’anno i contendenti hanno mostrato interesse nei confronti Chrome.  Come lo scorso anno anche in questa edizione Safari, Firefox ed Internet Explorer, sebbene aggiornati con le ultime patch, sono caduti sotto i colpi degli esperti. Anche l’iPhone cede il passo: gli aggressori hanno sfruttato un difetto della piattaforma, rubando l’intero archivio degli SMS nonostante la protezione garantita dal sistema di firma digitale. Continua a leggere

Youtube e Vimeo passano a HTML5

Se vi capita un po’ troppo spesso di esasperarvi davanti a un video di Youtube o di Vimeo, afflitti anche voi da rallentamenti e visione a scatti, sappiate che quasi sempre la colpa è di Flash, la tecnologia, funzionale ma pesantissima, utilizzata finora per visualizzare i video in streaming nei siti web.

La notizia è che ambedue questi siti stanno sperimentando il nuovo standard HTML5 nelle loro pagine, introducendo la possibilità di usufruire dei video in streaming senza ricorrere al prodotto di Adobe con risultati sorprendenti in termini di prestazioni.

Ecco le principali migliorie di un player in HTML5:

  • Piu leggero e integrato nel browser.
  • Accede alle risorse del PC (memoria e processore) senza limitazioni eliminando i fastidiosi rallentamenti.
  • Si può saltare a qualsiasi parte del video senza aspettare nessun caricamento. Continua a leggere
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