Come montare file .bin e .iso in Linux (Ubuntu)

Mi è capitato un file .bin che occorreva montare su una macchina Linux-Ubuntu e utilizzando il semplicissimo programmino iat la cosa è risultata più facile del previsto.

CD_DVDiat è un software tanto piccolo quanto efficiente in grado di convertire numerosi tipi di file immagini (NRG, MDF, PDI, CDI, BIN, CUEB5I) nel formato ISO-9660 che sulle macchine Linux risulta molto semplice da maneggiare.

Istruzioni installazione software iat:

Innanzitutto installiamo iat:

sudo apt-get install iat

Terminata l’installazione se vogliamo accedere al manuale in linea di iat digitiamo il seguente comando:

man iat

Utilizzare iat è molto semplice, vediamo la sintassi:

iat source.bin target.iso

Dove source.bin sta per il file che vogliamo convertire e target.iso il file che vogliamo ottenere.

Ad esempio se vogliamo convertire con iat un immagine Ubuntu CD-ROM da BIN a ISO-9660 procederemo con il seguente comando:

iat ubuntu-15.04-desktop-i386.bin ubuntu-15.04-desktop-i386.iso

Il file .iso a prescindere dalla dimensione sarà convertito in pochi secondi nella stessa directory del file di origine. Una volta ottenuta l’immagine .bin possiamo montarla semplicemente con il file browser oppure da terminale.


Montare un file .iso (usando il file browser)

E’ possibile avvalersi del proprio file browser per montare un file immagine .iso semplicemente clikkando sul file con il pulsante destro del mouse e selezionando la voce –Apri con “Monta Immagini Disco”


Montare un file .iso (da terminale)

  • Step 1: Creiamo un Mount Point:
sudo mkdir -p /mnt/temp_disc
  • Step 2: Montiamo il file .iso sul Mount Point appena creato:
sudo mount -o loop ubuntu-15.04-desktop-i386.iso /mnt/temp_disc
  • Step 3: Per smontare il file .iso quando abbiamo terminato:
sudo umount /mnt/temp_disc/

Fonte | 2buntu.com

Un test sulla dipendenza da Internet

Personalmente non credo molto ai test, ma questo che ho trovato sulla rete è tratto da uno studio di Kimberly Young, psicologa e direttrice del Center for Online Addiction di Bradford in Pennsylvania, pare sia il risultato di uno studio serio sulla IAD (Internet addiction disorder, cioè internet dipendenza).

Secondo gli studi esistono 5 tipi diversi di dipendenza da internet:

  • dipendenza cibersessuale o del sesso virtuale;
  • dipendenza ciber-relazionale o delle relazioni virtuali;
  • net-gaming, compreso il gioco d’azzardo patologico;
  • sovraccarico cognitivo;
  • gioco ossessivo al computer.

Lo IAT (Internet Addiciton Test) è composto da 20 domande che mirano a identificare con un sistema di punteggi, coloro i quali fanno di internet un uso prolungato sino a trascurare gli affetti familiari, il lavoro, lo studio, le relazioni sociali e la propria persona. Recentemente in Italia è stato sviluppato un nuovo  test chiamato UADI (Uso, Abuso e Dipendenza da Internet) composto da 80 domande.

Per coloro che sono interessati a misurare il loro grado di sanità mentale propongo di seguito il test IAT:

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