[Tutorial] Come controllare lo stato di salute di un’unità SSD in Linux

Uno dei componenti che ‘lavorano’ di più nel nostro computer e che consideriamo meno è l’hard disk. Ci accorgiamo della sua esistenza magari quando finiamo lo spazio disponibile o se siamo più sfortunati quando si rompe.

Negli ultimi anni i ‘vecchi’ dischi ferromagnetici sono stati sostituiti con i più performanti dischi a stato solido (SSD), dimenticandoci di operazioni diventate obsolete come la deframmentazione dei dati.

Una tecnologia che è sempre valida e la S.M.A.R.T. (Self-Monitoring, Analysis and Reporting Technology) ovvero del monitoraggio dei dischi per rilevare e fornire diversi indicatori di affidabilità, nella speranza di anticipare i malfunzionamenti. Essenzialmente, i malfunzionamenti degli hard disk sono di due tipi:

  • quelli prevedibili, specialmente dovuti all’usura o all’invecchiamento, che si manifestano gradualmente.
  • quelli imprevedibili, che accadono improvvisamente e senza preavviso, come nel caso di un componente elettronico che si brucia.

Il monitoraggio può predire circa il 60% dei possibili malfunzionamenti. S.M.A.R.T. ha lo scopo di avvisare l’utente o l’amministratore di sistema che il disco rigido sta per guastarsi, in modo che questi abbia il tempo di copiare i dati su un altro dispositivo di archiviazione (fonte Wikipedia).

Esistono diversi tool software che permettono di monitorare lo stato di salute dei dischi installati nel nostro sistema. Quello che uso abitualmente sulla mio workstation Ubuntu Linux è smartctl. Continua a leggere

Come testare un hard disk

Nel caso notiate un calo di prestazioni del computer e l’antivirus non rileva niente di anomalo, sarebbe bene controllare l’hard disk con il programma HDDScan. Questo software creato anni fa da Artyom Rubtsov è una preziosa risorsa in grado di fornire informazioni sullo stato del disco fisso.

Per iniziare il test occorre innanzitutto collegarsi al sito di HDDScan e cliccare sulla voce HDDScan version 3.1 (per scaricare il programma sul proprio PC. A download completato è sufficiente decomprimere l’archivio appena scaricato (HDDScan_v31.zip) estraendone il contenuto in una cartella qualsiasi.

A questo punto cliccando su HDDScan.exe e avviandolo con privilegi di amministratore si potrà scegliere l’hard disk da sottoporre al test, poi clikkiamo sul pulsante S.M.A.R.T.

hddscanS.M.A.R.T. (acronimo di Self-Monitoring, Analysis, and Reporting Technology) è un sistema di monitoraggio per la salute degli hard disk (HDD o SDD) che permette di controllare lo stato del disco in base ad alcuni parametri base. Utilizzando le informazioni fornite da quest’ultimo, è possibile individuare i problemi degli hard disk in maniera tempestiva e agire di conseguenza per salvaguardare i dati contenuti nei drive danneggiati.

hddscan_smart

HDDScan permette inoltre di testare le prestazioni del disco fisso attraverso la funzione Tasks alla voce Surface test per evidenziare sempre danni di natura fisica.

Nel caso si volesse mettere “mano” ad eventuali danni logici occorre avvalersi della funzione Scandisk presente in tutti i sistemi Windows.

Assemblaggio Pc Gaming (1a parte)

Pc Alcuni sono convinti che l’era del PC desktop è al tramonto. Numeri alla mano (con conseguente crisi di colossi degli anni passati come DELL), sono pochi coloro che oggi scelgono di piazzare un’ingombrante PC sulla scrivania piuttosto che acquistare un tablet, un netbook oppure un notebook che quando non usi puoi riporre dove vuoi e che volendo ti seguono ovunque. Eppure c’è ancora un settore che non risente della crisi che è costituito dallo zoccolo duro dei gamers, che rimangono sordi alle chimere delle console e che preferiscono divertirsi con il PC, magari assemblato da loro.

aerocool_xpredator_x1_evil_black_edition

Chi si avvicina al mondo dell’assemblaggio di un PC solitamente chiede consiglio a un amico più skillato oppure ad uno dei diversi forum che si trovano in rete: dietro all’acquisto dei diversi componenti ci sono innumerevoli sottigliezze tecniche che confondo i meno informati con il rischio di sforare il budget a propria disposizione senza raggiungere gli obiettivi prefissati (ad esempio che senso ha acquistare una costosa scheda madre in grado di reggere il più audace OC, quando magari per ragioni di budget si cerca di risparmiare sul processore prendendone uno che non lo regge nemmeno l’OC?). Occorre aver ben chiaro il proprio limite di budget e informarsi il più possibile sui componenti a disposizione per assemblare il PC in grado di essere altezza delle nostre aspettative e queste regole valgono sempre, ma soprattutto quando si cerca di costruire un Pc Gaming.

Scegliere di assemblarsi il PC significa cercare tra tutti i componenti disponibili, quelli che rispettano meglio il nostro budget e le nostre aspettative, cercando di fare di meglio dai vari brand che offrono Pc completi.

Qui di seguito riporto le considerazioni che ho fatto per costruire un PC Gaming con un budget abbastanza ristretto, ma che se sfruttato bene, ha reso possibile l’assemblaggio di un PC in grado di farci godere anche sugli ultimi titoli usciti e su quelli a venire. Spero che questo post sia utile per chi vuole fare lo stesso e ha tanti dubbi su cosa comprare.

La lista della spesa 

 Processore INTEL – Processore Core i5-3470 (Ivy Bridge) Quad-Core 3,20 Ghz GPU integrata HD 2500 Socket LGA 1155
 Dissipatore in bundle con il processore
 Scheda Madre Scheda Madre AsRock ZH77 Pro4/MPV Socket 1155 Intel H77 DDR3 SATA3 USB3 ATX
 Memoria Ram 2x CORSAIR – Memoria Dimm Vengeance 4 Gb ddr3 1600 MHz Unbuffered CL9
 Scheda video ASUS – GeForce GTX 650 Ti BOOST 2GB GDDR5
 Hard Disk BARRACUDA 1TB SATA3
 Masterizzatore SAMSUNG – Masterizzatore interno DVD ± RW Super Writemaster Colore Nero Versione Bulk
 Case AEROCOOL – xpredator X1 evil edition
 Alimentatore CORSAIR CX600
 scheda PCI Wifi ATLANTIS W300N
 Monitor PHILIPS 227E4LHAB
 cavo HDMI generico 19pin
 Casse Acustiche presenti sul monitor
 Tastiera LOGITECH K200
 Mouse LOGITECH M175

Continua a leggere

E’ arrivato GPARTED 0.8.0

Quelli che seguono il CITTADINO IMPERFETTO conoscono bene GPARTED, il programma di partizionamento e\o formattazione su base GNU\Linux che nella versione CD-LIVE o USB-LIVE è uno strumento molto potente. Questo software una volta masterizzato su CD è in grado di riconoscere le periferiche ATA – SATA – USB di accedervi a prescindere dal file system utilizzato e di apportare modifiche (attenzione i dati immagazzinati potrebbero perdersi durante l’operazione) alla dimensione e al numero dei partizionamenti e ai file system utilizzati.

RICORDIAMO CHE L’UTILIZZO DI SIMILI PROGRAMMI NON E’ CONSIGLIATO A CHI E’ ALLE PRIME ARMI E NON ABBIA UNA MINIMA CONOSCENZA SUL FUNZIONAMENTO DEGLI HARD DISK!!!

La notizia è che il team di sviluppo di GPARTED ha rilasciato da qualche giorno la nuova versione, la 0.8.0 che rispetto le precedenti ha introdotto una nuova funzionalità che permette il ripristino di partizioni corrotte!!!

Download:
versione CD-LIVE
versione USB-LIVE

GPARTED LIVE CD per partizionare senza problemi

gnome-64A chi non è mai capitato di dover partizionare un disco fisso ed essere indeciso su quale strumento fosse meglio utilizzare? Va da sè che ad ogni tipo di problema corrisponde un approccio diverso. Ma se vi occorre partizionare e/o formattare velocemente un disco fisso su una macchina su cui avete intenzione di montare più S.O. oppure, come è successo a me l’altra sera, vi capita tra le mani un disco fisso da “rigenerare”, vi consiglio caldamente Gnome Partition Editor, meglio conosciuto come GPARTED, nella versione CD-LIVE che potete trovare qui.

Questo software una volta masterizzato su CD è in grado di riconoscere le periferiche ATA SATA USB di accedervi a prescindere dal file system utilizzato e di apportare modifiche (attenzione i dati immagazzinati potrebbero perdersi durante l’operazione) alla dimensione e al numero dei partizionamenti e ai file system utilizzati. Continua a leggere

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: