Uchū Kyōdai – Space Brothers – Fratelli nello spazio

Da qualche tempo seguo le avventure di Mutta che vuole diventare astronauta e coronare il suo sogno così come è successo al fratello minore Hibito. Non essendo un appassionato di manga ho atteso che ci fosse un adattamento televisivo e non sono assolutamente deluso. Ogni settimana sono sempre più interessato alle vicende del protagonista dalla testa riccioluta, alle sue nevrosi e naturalmente tifo affinché lui possa realizzare il suo sogno di diventare un giorno un astronauta come suo fratello.

Fratelli dello spazio (Uchū Kyōdai – 宇宙 兄弟 – Space Brothers) È una serie manga giapponese da Chuya Koyama serializzato nel settimanale Morning. E’ stato nominato due volte per il Manga Taishō, nel 2009 e nel 2010. Nel 2011, ha vinto il premio per il miglior manga in generale alla 56a Shogakukan Manga Awards e al Premio Kodansha Manga. Un adattamento anime della A-1 Pictures ha iniziato ad essere trasmesso in Giappone su NNS a partire dal 1° aprile 2012, mentre in maggio ha debuttato un adattamento in film live action diretto da Yoshitaka Mori, con Shuri Oguri e Masaki Okada a vestire i panni dei fratelli protagonisti. (Wikipedia.en). L’edizione italiana del manga in albo di Uchū Kyōdai è curata da Star Comics, che ha pubblicato i volumi all’interno della collana Must.

Trama: La vita di Mutta ha toccato il fondo. E’ stato licenziato, bandito dalla sua professione per aver colpito con una testata il suo capo per difendere l’onore del fratello minore Hibito. Ormai ridotto sul lastrico Mutta ha dovuto tornare a vivere con i suoi genitori. Nel frattempo, suo fratello è riuscito a diventare un astronauta e ad iniziare a lavorare a Houston, alla NASA. Hibito ha così coronato il sogno dell’infanzia. La stessa carriera che lo stesso Mutta una volta aveva sognato. Grazie alle spinte della sua famiglia il nostro nevrotico protagonista si ritroverà improvvisamente convocato per il prossimo reclutamento di astronauti tra i civili indetto dalla JAXA (Japan Aerospace Exploration Agency, l’Agenzia Aerospaziale Giapponese). Seppur dopo numerose indecisioni, Mutta riesce a riappacificarsi con le sue antiche aspirazioni, e affronta una dopo l’altra tutte le difficili prove che gli si pareranno davanti, mosso dal desiderio di essere un giorno il primo uomo ad atterrare su Marte, proprio come promise a Hibito la notte di tanti anni fa in cui ancora ragazzi decisero di diventare degli astronauti. Ovviamente Mutta non affronterà questo percorso da solo, ed anzi avrà modo di conoscere tante altre persone che, come lui, sognano di raggiungere le stelle, ognuna mossa da motivazioni e storie personali differenti.

Grazie a alcuni volenterosi fan di NWAnime è possibile vedere le puntate messe in onda in Giappone con i sottotitoli in inglese: link.

Bello il video virale di Sharp!

La Sharp ha deciso di pubblicizzare il suo nuovo smartphone Touch Wood SH-08C, un cellulare in edizione limitata con una cover in legno, con un video girato all’interno della foresta di Kyushu in Giappone.

Il maestro Kenjiro Matsuo ha realizzato un enorme strumento musicale sfruttando la sonorità del legno e la forza della gravità ottenendo un’acustica formidabile: il brano riprodotto è la Cantata 147 di Bach.

Stasera su RAITRE torna REPORT con un reportage sulla FIAT di Marchionne

Torna in prima serata REPORT, la trasmissione di Milena Gabanelli. Questa è la 15a edizione della trasmissione di inchieste giornalistiche incentrate sui problemi legati alla nostra società, all’ambiente, all’economia e alla salute.

L’inchiesta principale di questa sera è incentrata sulla storia recente della Fiat diventata in pochi anni da azienda in crisi sostenuta dallo stato italiano a uno dei principali produttori di auto mondiali con la scalata alla Chrysler e l’appoggio del presidente Obama. Ci si è chiesti qual è il reale piano strategico di Fabbrica Italia. Seguirà l’intervista che Giovanna Boursier ha realizzato a Sergio Marchionne al salone dell’auto a Ginevra, dove si chiarisce anche la questione della residenza fiscale e quanto il manager della Fiat effettivamente contribuisce al fisco italiano.

Si passerà a parlare poi di Fukushima. A due settimane dalla catastrofe una troupe di REPORT si è recata a vedere com’è la situazione a Tokyo e nel resto del Giappone.

Come di consueto, anche quest’anno alla fine di ogni puntata Milena Gabanelli aggiornerà gli spettatori sulle inchieste delle precedenti edizioni. Questa sera si tornerà a parlare di FINMECCANICA.

Se cercate del buon giornalismo d’inchiesta, non perdetevi ogni domenica le inchieste dei videogiornalisti: Giovanna Boursier; Michele Buono; Giorgio Fornoni; Sabrina Giannini; Bernardo Iovene; Giuliano Marrucci; Paolo Mondani; Alberto Nerazzini; Piero Riccardi;Stefania Rimini.

 

ON AIR: “Just Can’t Get Enough”- Black Eyed Peas

Il nuovo video dei bravissimi Black Eyed Peas, così come viene ricordato nelle immagini iniziali, è stato girato in Giappone giusto una settimana prima la tragedia del terremoto e dello tsunami.

Musica davvero godibile più vicina alle corde R&B che hanno portato al successo la band di Los Angeles. Finalmente viene concesso il giusto spazio alla brava e bella Fergie che fa la sua bella figura cantando un motivetto orecchiabilissimo e pieno di carisma.

Ecco il link per il video ufficiale su YOUTUBE: link!

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TERREMOTO GIAPPONE: la situazione nei 4 reattori di Fukushima

– REATTORE 1: sono riprese le operazioni volte al raffreddamento con acqua marina e boro (quest’ultimo e’ un assorbitore di neutroni e utilizzato per fermare gradualmente la reazione), iniettati nel contenitore primario (vessel) attraverso le condotte del sistema antincendio. Il livello dell’acqua continua ad essere inferiore rispetto ai valori normali nei serbatoi.

– REATTORE 2: il sistema di raffreddamento si e’ interrotto dal 14 marzo e di conseguenza il nocciolo ha rischiato si surriscaldarsi e di fondere. Di conseguenza sono state messe a punto le operazioni per iniettare acqua marina e boro per raffreddare il combustibile. Il livello dell’acqua continua ad essere inferiore rispetto ai valori normali nei serbatoi.

REATTORE 3: sono riprese le operazioni volte a raffreddare il nocciolo con acqua marina e boro, che erano state interrotte in seguito all’esaurimento dell’acqua marina nel serbatoio.

– REATTORE 4: nella notte c’e’ stato un incendio, con rilascio di radioattivita’ pari a 400 microsievert/ora, nella piscina di soppressione, ossia nella struttura a forma di ciambella che si trova alla base del contenitore secondario del reattore. L’incendio, ora completamente domato, e’ stato causato dalla reazione termochimica che avviene quando il vapore caldissimo prodotto dalle barre di combustibile rimaste scoperte arriva a contatto con lo zirconio che riveste le barre di combustibile. Il livello dell’acqua continua ad essere inferiore rispetto ai valori normali nei serbatoi.

VIA Ansa.it

TERREMOTO GIAPPONE: Sul nucleare la Germania è un passo avanti

Dopo lo sgomento provato per le immagini in del terremoto e dello tsunami che hanno devastato il Giappone e i conseguenti parallelismi del tipo “se fosse successo da noi stavamo freschi” è giunto forse il momento di cercare di capire meglio cosa sta accadendo nel Sol Levante perché un conto è seguire in tv le immagini del disastro e dispiacersi per le vittime, un altro è ritrovarsi con la pioggia radioattiva sulla propria testa.

esplosione del reattore di Fukushima

Sebbene se ne stanno lì tutti a tranquillizzarci che la vicenda di Fukushima non è e non sarà un’altra Chernobyl non è per niente tranquillizzante avere qualche decina di barre d’uranio fuse con il rischio di una contaminazione a livello globale.

E in mezzo a questa confusione che facciamo noi italiani… noi si va avanti il nucleare è l’energia del futuro: quella giusta per ricaricare le batterie dei nostri smartphone e accessori vari.

Gli americani dal canto loro Continua a leggere

TERREMOTO GIAPPONE: Chi vuole una centrale nucleare sotto casa alzi la mano…

Mentre assistiamo in queste ore alla tragedia della catastrofe naturale che ha colpito il Giappone, non possiamo fare a meno di fare paragoni con il nostro Bel Paese.

Cosa sarebbe successo nel nostro paese se fossimo stati colpiti da una scossa come quella di ieri che pare fosse 30.000 volte più forte di quella che ha colpito l’Aquila nel 2009? C’è già chi si immagina l‘Italia rasa al suolo, mentre gli esperti stanno lì in televisione a tranquillizzarci che per la morfologia del nostro territorio un simile terremoto non si potrebbe mai sviluppare.

E le immagini dello tsunami che devastano le coste giapponesi? Ancora gli esperti a dire che il Mediterraneo è troppo piccolo per avere una simile devastazione, dimenticando che qualche vulcano c’è anche da noi e nei libri di storia abbiamo studiato almeno un paio di tragedie simili.

E ancora che dire delle notizie che arrivano dalle centrali nucleari di Fukushima? Mentre le autorità giapponesi lottano contro l’incubo del disastro radioattivo, qui da noi quattro politici poco lungimiranti prevedono di far sorger,e in un paese a rischio sismico come il nostro, almeno quattro centrali nucleari. O, magari non succederà mai niente…

Ma proprio non vogliamo imparare che siamo poca cosa rispetto alle forze della natura che va rispettata per rispettare noi stessi?

TERREMOTO GIAPPONE – Google Crisis Response una risorsa d’informazioni

Il web scende in campo nell’emergenza del Giappone ferito dal terremoto e dallo tsunami. Mentre i social network (Twitter sopra tutti) diventano rete di comunicazione, Google ha attivato il sito Google Crisis Response, come ha già fatto in occasione di disastri di simili proprozioni (Cile e Nuova Zelanda).

Il sito rappresenta una risorsa fondamentale per avere informazioni sullo stato in cui si trovano le zone colpite, con bollettini ufficiali, lo stato della rete di comunicazione e il funzionamento delle centrali energetiche.

TERREMOTO GIAPPONE – Google Person Finder aiuta a ritrovare i dispersi

La rete si mobilita in sostegno delle popolazioni colpite dal pauroso terremoto e tsunami che ha colpito il Giappone: visto che internet ha resistito alla devastazione i ragazzi di Mountain View hanno pensato di attivare un servizio di ricerca delle persone scomparse o comunque difficilmente rintracciabili, così come riportano loro stessi sul loro account Twitter.

Attivato anche all’indomani del terremoto che colpi il Cile nel febbraio del 2010, Google Person Finder è un servizio che permette da un lato di richiedere informazioni sulle persone disperse, dall’altra, fornendo i propri dati, di  tranquillizzare i familiari in cerca di notizie dei propri congiunti che si trovavano nell’area del disastro.

Il sito è funzionante sia in lingua inglese che in giapponese e al momento conta più di 7.200 record inseriti. La cifra, vista la mole della tragedia, è destinata a crescere.

TERREMOTO GIAPPONE – L’asse terrestre si è spostato di 10 cm

Secondo uno studio preliminare dell’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l’impatto del terremoto che ha colpito oggi il Giappone (di magnitudo 8.9 alle 14.46, ora locale) avrebbe spostato l’asse di rotazione terrestre di quasi 10 centimetri.

Tutti gli esperti sono concordi nell’affermare che gli effetti pratici di tale fenomeno sono nulli. Ovvero nessuno sul pianeta avvertirà qualcosa di diverso, se non i sofisticati strumenti di calcolo, così sensibili da misurare gli effetti di un terremoto sull’asse terrestre.

 

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