
Gauguin trascorse la sua infanzia in Perù, la terra dei nonni materni, lontano dalla Francia, la madrepatria, dove si era trasferito dopo la morte prematura del padre avvenuta su un piroscafo. Durante la sua adolescenza, dapprima, lavorò come pilota marinaio apprendista e, poi, non stanco di stare per mare, si arruolò nella Marina Militare. Sembra essersi stancato di fare l’Ulisse dei poveri, quando, a 25 anni, si sposa con una dama di compagnia danese con la quale metterà al mondo cinque figli. Anche il suo lavoro, quello di agente di cambio in Borsa a Parigi, é stabile ed é proprio in questo periodo statico che comincia a dipingere nel tempo libero. La pittura, ciò nonostante, non fu un’illuminazione poiché l’estro creativo l’aveva ereditato dai nonni materni, un incisore e una scrittrice, e dal padre giornalista.
Dieci anni dopo, a causa di un’ingente crisi economica, Gauguin Continua a leggere
Filed under: Pittura | Tagged: amore, antinaturalismo, campiture, cloisonnisme, dioniso, donna, dualismo, Eden, espressionismo, essenzialità, esterofilia, filosofia, gelosia, Georges Seurat, giovinezza, Hula, Impressionismo, Jaussen, mal di vivere, mare, Mojito, Paul Cèzanne, Paul Gauguin, pittore per hobby, pittura giapponese, postimpressionismo, primordiale, rancore, ribellione, sacro, sensualità, sintetismo, soggettività, sognare, suicidio, Tahiti, tehura, vacanze, viaggio, Vincent Van Gogh, yin e yang | 2 Comments »