L’accattonaggio ai tempi di internet


PREMESSO che da qualche tempo è notevolmente cresciuto il numero dei soggetti che praticano, in diverse forme, attività di accattonaggio e mendicità utilizzando i nuovi strumenti messi a disposizione dalle diverse piattaforme sul web;

CONSIDERATO che spesso le persone che praticano l’accattonaggio assumono atteggiamenti molesti, ostinati ed insistenti, turbando il libero utilizzo, la libera fruizione e l’accesso ai servizi gratuiti disponibili in rete;

RITENUTO doveroso prevenire e contrastare l’insorgenza di fenomeni criminosi dediti allo sfruttamento di minori e persone altresì facilmente raggirabili, sia ancora, per evitare le conseguenti situazioni di degrado nei social network;

SI INVITA

Gli utenti internet a non fare l’elemosina agli accattoni o ai mendicanti presenti in rete e, qualora volessero contribuire al sostentamento di persone realmente bisognose, di provvedere attraverso modi alternativi. Continua a leggere

Ma quanto ci costerà l’incostituzionalità dell’attuale legge antipirateria?

E’ chiaro a tutti che il Regolamento in materia di tutela del diritto d’autore entrato in vigore lo scorso 31 marzo 2014 sia anticostituzionale in quanto “permette l’inibizione dell’attività dell’utente del web senza un previo accertamento della violazione del diritto d’autore da parte dell’Autorità Giudiziaria Ordinaria e questo in contrasto con quanto sancito dalla Giurisprudenza Comunitaria e dalla Costituzione Italiana” così come hanno indicato Altroconsumo, Assoprovider e Movimento Difesa del Cittadino (MDC) nella diffida all’Autorità Garante delle Comunicazioni.

shutterstock_96124010Poiché l’AGCOM non è assolutamente intenzionata a cambiare i termini dell’attuale normativa, mentre aspettiamo che la Corte Costituzionale si esprima (e passeranno dei mesi prima di un pronunciamento in merito), i costi derivanti da questa illegittimità costerà centinaia di migliaia di euro alle casse dello Stato e quindi rischia di produrre ricadute economiche pesanti sulle nostre tasche.

“I provvedimenti inibitori provocheranno altrettante possibili opposizioni al Tar Lazio degli interessati e un aggravio di lavoro per l’Avvocatura dello Stato, per non parlare del dispendio di denaro e risorse dell’Autorità che ha già disposto il trasferimento di circa 533.958,88 euro alla Fondazione Bordoni per la gestione informatica delle procedure in odore di incostituzionalità, si legge nella nota di Altroconsumo.

Quando si parla di sperpero del denaro pubblico.

Megaupload e Megavideo chiusi dall’FBI per violazione del copyright

A 24 ore dall’atto di forza della “serrata” di internet per protesta contro l’approvazione delle leggi antipirateria in discussione al Congresso americano,  l’FBI, in collaborazione con il Dipartimento della Giustizia americano, ha chiuso il sito Megaupload.com e Megavideo.com, i più popolari archivi di film e musica online, spesso accusati di  diffondere materiale protetto da copyright

Il fondatore Kim Schmitz (meglio noto come Kim Dotcom) e altri tre sono stati arrestati in Nuova Zelanda su richiesta delle autorità statunitensi e rischiano oltre 50 anni di prigione ciascuno.

Anche Wikipedia è contro le proposte di legge Usa sul copyright

Accanto a  Google, Facebook, eBay, Aol, Twitter e Yahoo!  anche Wikipedia si schiera contro le proposte di legge Stop Online Piracy Act e PROTECT IP Act sulla protezione del copyright in internet che se approvate dal Congresso degli Stati Uniti porterebbero gravissime limitazioni e censure alla libertà della comunicazione digitale obbligando gli operatori a bloccare preventivamente il transito di materiale illegale sui loro siti.

Anche la pagina italiana di Wikipedia oggi si “oscura” con un manifesto contro l’approvazione delle leggi SOPA e PIPA che nate per combattere la pirateria di fatto renderebbero impossibili il nostro lavoro: la costruzione di un’enciclopedia a contenuto libero, che sia fonte di ricchezza culturale per chiunque.

Dello stesso avviso anche la redazione del Cittadino Imperfetto che ritiene le suddette leggi un pericoloso viatico per l’inasprimento della censura nel mondo libero e neutrale di internet ritenendo il fenomeno della cosiddetta pirateria digitale ben lungi da essere solo un problema di tutela di diritti economici sulla proprietà intellettuale.

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