[Google – doodle] Buon compleanno WWW

Giusto oggi trent’anni fa nasceva il WWW. Nato dalla mente geniale di Tim Berners-Lee che lavorava presso il CERN di Ginevra, il World Wide Web (o più comunemente “il Web“) e quella cosa che dal 1989 (il documento ufficiale in cui si parlava di un “ampio database intertestuale con link” è stato redatto proprio il 12 marzo) sfrutta la rete internet tramite una serie di pagine collegate tra loro tramite link ipertestuali.

Oggi ‘navigare’ tra i siti è cosa data quasi per scontata, ma come ci ricorda il doodle di Google è un invenzione che 30 anni fa ha cambiato il mondo. Agli inizi è stata una rivoluzione per addetti ai lavori, ma dopo qualche anno (cavolo, io c’ero) nascevano i primi browser (Mosaic e poi Netscape), con i quali pure noi poveri mortali potevamo visitare le pagine web partendo da portali come Altavista, WebCrawler, Lycos (dove i link dei siti erano raggruppati in elenchi tematici), altro che la ricerca di Google o il web semantico.

La prima pagina che ho visitato è stata proprio quella del CERN, che emozione!!! (e quanta pazienza visto che al tempo usavo un modem a 9600 baud, ovvero  960 bytes/s, diciamo un migliaio di volte più lento di un’odierna scrausa ADSL a 8Mb/s), impensabile allora mettersi davanti alla tv e guardare un film in alta definizione via internet, ah ah ah!

 

E’ nato vent’anni fa il World Wide Web

Tim Berners-Lee, all’epoca un ricercatore del CERN di Ginevra, inaugurò il protocollo HyperText Transfer Protocol (HTTP) un sistema per la condivisione di informazioni in ipertesto concepito insieme a Robert Calliau.

Il 6 agosto del 1991: esattamente vent’anni fa Berners-Lee pubblicò il primo sito web della storia. È così che nacque il World Wide Web (WWW), destinato a rivoluzionare per sempre la comunicazione degli individui.

Difficile pensare vent’anni fa a Google, a Facebook e gli altri social network, a Youtube, così come difficile e al contempo affascinante immaginare oggi la Rete come sarà tra vent’anni.

20 anni di World Wide Web

Un’anniversario importante per quelli che vivono in rete.

Era il 12 novembre 1990 quando Tim Berners-Lee, ingegnere del Cern (l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare) coniò il nome di World Wide Web (WWW) e concepì insieme al co-inventore Robert Cailliau la Rete così come la conosciamo oggi.

Vent’anni di contenuti collegati tra di loro a formare ipertesti con link che permettono di navigare da un’informazione all’altra così come presentato nel documento “Proposal for a HyperText Project 1“. Sarebbero occorsi alcuni mesi, era il 6 agosto 1991, per avere il primo sito Web su internet. Un’idea rivoluzionaria che ha rivoluzionato il mondo forse più di quanto potessero immaginare inizialmente i suoi ideatori.

Difficile pensare vent’anni fa a Google, a Facebook e gli altri social network, a Youtube, così come difficile e al contempo affascinante immaginare oggi la Rete come sarà tra vent’anni.

LHC: le collisioni record a 7 TeV

Ne avevamo parlato qualche mese fa (post 30/11/2009) e finalmente il sogno dei fisici del Cern di Ginevra si è realizzato!

Dopo tanto lavoro, oggi il Large Hadron Collider (Lhc) ha misurato  la prima collisione tra due fasci di protoni con un energia di 7.000 miliardi di elettronvolt (7 Tev) aprendo la possibilità di scoperte capaci di rivoluzionare il mondo della fisica. Quasi 20 anni di attesa per un risultato straordinario, che per il direttore generale del Cern, Rolf Heuer, e per il direttore scientifico, Sergio Bertolucci, ha meritato un brindisi con un vino rosso del 1991, anno in cui è stato firmato il progetto dell’acceleratore.

Approfondisci: Webcast del CERN

Lhc del CERN ha superato il Tevatron degli USA

E’ passato un po’ di tempo da quando abbiamo seguito le vicende dell’acceleratore di particelle più potente al mondo, fantasticando sulle possibili nefaste implicazioni che si potrebbero avere creando un infinitesimale Big Bang sulla Terra.

Benchè siamo ancora lontani dalla massima potenza (3,5 TeV, ovvero collisioni di due fasci di protoni a 7 TevV una condizione energetica pari a un miliardesimo di secondo dopo il Big Bang) ) ieri sera alle 23,44 nella sala di controllo del CERN ha registrato il primo record dell’LHC (Large Hadron collider, il grande anello sotterraneo nella valle di Ginevra che per 27 chilometri accelera i protoni fino a quasi la velocità della luce, per poi farli scontrare frontalmente tra loro, in modo da frantumarli nelle particelle sub-atomiche più minuscole possibili) che con i suoi 1,18 TeV (1180 Mdi di elettrovolt) ha superato quanto raggiunto in precedenza dal Tevraton del Fermilab di Chicago (fermo a 1 TeV).

Il successo è arrivato dopo dieci giorni di test  dopo le riparazioni, durate 14 mesi, dall’incidente del settembre 2008, quando cinque chilometri di accelleratore furono messi fuori uso da un corto circuito all’impianto di raffreddamento che fece saltare un’intersa sezione dell’Lhc e la fuoriuscita esplosiva di più di una tonnellata di elio, improvvisamente passato dallo stato liquido a quello gassoso.

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