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Devo confessare che personalmente i festeggiamenti della notte di San Silvestro non li ho mai potuti soffrire. Il Capodanno è solo una convenzione del calendario gregoriano che fu introdotto nel 1582 con una bolla papale da Gregorio XIII che ha deciso che l’anno abbia inizio appunto il 1° di gennaio.
Da qui a farne un momento di festa ce ne corre.
Ma tutti quelli che se ne stanno con l’orologio in mano a seguire il countdown con la televisione non si accorgono quanto sono ridicoli visto che, in altre parte del mondo (e sempre per convenzione), l’anno magari è già iniziato da 12 ore (tipo in Nuova Zelanda) o inizierà fra altre 6 (come a New York)? E che dire di tutti quegli “incivili” che non hanno adottato il nostro stesso calendario?
Mentre ci apprestiamo ad agghindarci per vivere la magica notte di San Silvestro dovremmo quindi considerare che in realtà non c’è proprio nulla da festeggiare. Abbiamo solo bisogno di qualche scusa per stare insieme e fingere di divertirsi. Poi c’è la pubblicità, il consumismo, ecc…
Il rovescio della medaglia è che siamo costretti tutti a partecipare per non sentirci esclusi. Così tutti noi ci assoggetteremo a ridicoli riti scaramantici come dei perfetti idioti e ci siederemo a tavole più o meno riccamente imbandite senza riuscire a gustare nessuna delle prelibatezze nel piatto.
Ma sebbene sarà il momento dei buoni propositi, domani non saremo certo diversi da oggi e i problemi che ci affliggono prima della mezzanotte saranno gli stessi che ci affliggeranno dopo lo scoccare della fatidica ora. E delle luminarie fantastiche dei fuochi d’artificio rimarrà purtroppo solo la puzzolente nuvola dipolvere da sparo bruciata.
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