Festeggio 11 anni su Facebook?

Il 14 maggio 2008 Facebook venne reso disponibile in italiano, dalla sua creazione risalente a quattro anni prima il sito di Zuckemberg, che non lo sa ancora ma diventerà il primo “vero” social network, ne aveva fatta di strada, nato per ‘mettere in contatto’ studenti universitari negli USA e nel Canada e poi aperto ai liceali, divenne servizio accessibile a chiunque.

Qui in Italia all’epoca di Facebook se ne parlava già da un po’ di tempo, ma senza tanta enfasi, se ne parlava come di tanti altre strane pagine web e servizi offerti ‘gratuitamente’ di cui nessuno sembrava avere davvero bisogno. Era il 1 giugno del 2008 quando decisi di iscrivermi a Facebook, con la fievole speranza di trovarci notizie di qualche vecchio compagno di liceo, ma in realtà gli italiani iscritti erano davvero pochini e facevano riferimento quasi tutti a università. Non lo sapevo ancora, ma da lì a qualche settimana di Facebook iniziò a parlarne pure la televisione tanto che nell’agosto di quell’anno si registrò nel nostro paese un incremento di visite del 963% e poi… vabbè il resto è storia.

Oggi Facebook mi ha ricordato che sono passati 11 anni da quel giorno in cui misi in rete i miei dati personali tramite il loro sito: e non era cosa tanto abituale all’epoca dove si interagiva con gli altri tramite nickname. Tornando a oggi, in realtà Facebook è il social che utilizzo meno: per me è fuori moda già da qualche anno pieno di pagine inutili e lo uso solo per lurkare qualche gruppo della mia città per tastare il mood dei miei concittadini.

Ma comunque grazie per gli auguri, Facebook.

[Google – doodle] Lunga vita ai draghi di Komodo

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senzanomeIn occasione dei festeggiamenti per il 37° anniversario del Parco Nazionale di Komodo situato nell’arcipelago indonesiano delle Isole Sonda, creato il 6 marzo 1980 e dal 1991 patrimonio dell’UNESCO, quelli di Google hanno pensato di creare un doodle animato.

Si tratta di un vero e proprio test con il quale possiamo mettere alla prova quanto ne sappiamo sulla lucertola più grande del mondo, quindi prima di iniziare vi conviene aver studiato.komodo

 

[Google – doodle] – Viva la velocità della luce

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300.000 Km/s più o meno. Il 7 dicembre 1676, lo scienziato danese Ole Rømer presentò all’Academiè royale des sciences il suo studio“Démonstration touchant le mouvement de la lumière” sulla misurazione della velocità della luce, che riuscì a stabilire dopo lunghissime osservazioni astronomiche delle eclissi delle lune di Giove. Nella pubblicazione Rømer affermava «che per una distanza di circa 3000 leghe, valore molto prossimo al diametro della Terra, la luce impiega meno di un secondo di tempo ». Una placca all’osservatorio di Parigi, dove l’astronomo danese lavorava, commemora quella che fu, in effetti, la prima misura di una quantità universale del nostro universo.ole_romer

Google presenta per l’occasione un doodle animato in cui Ole Rømer è intento davanti al suo telescopio a studiare il sole e Io, la luna di Giove ‘incastonate’ nelle due “o” del logo di Google.

Durante le sue osservazioni lo scienziato stabilì tra l’altro che la luce ci metteva circa 22 minuti a percorre il diametro dell’orbita terrestre: diciamo che ci è andato abbastanza vicino visto che oggi sappiamo che in realtà ci mette poco meno di 17 minuti.

[Google – doodle] Grazie a Gregorio XIII oggi è il 4 ottobre 2016

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Se nel mondo occidentale oggi è il 4 ottobre 2016 lo dobbiamo infatti a papa Gregorio XIII che nel 1582 con la bolla papale Inter gravissimas promulgata a Villa Mondragone sistemò il calendario che da allora prese il suo nome.

Google ci ricorda che sono passati 434 anni con un doodle statico in cui il loro logo viene stampato sui foglietti di un calendario svolazzante.

Non è cosa da poco. Pensate che se usassimo ancora il vecchio calendario giuliano oggi sarebbe il 21 settembre 2016, mentre in altre culture ad esempio per gli islamici oggi è il 2 Muharram 1438.

[Google – doodle] Buon 117° compleanno Signor Biro

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Se la penna che tenete in mano non è una piuma d’oca o una stilografica con l’inchiostro sbrodolante è grazie all’intuizione dell’inventore ungherese Ladislao Josè Bíró (il 29 settembre del 1899, 117 anni fa oggi) che ideò la penna a sfera siamo soliti chiamare con il suo cognome.

Il doodle animato che campeggia nella pagina principale del motore di ricerca di Google ci mostra il famoso logo scritto con la penna a sfera grazie al meccanismo ideato da Biro.

La storia ci racconta che Biro, che di mestiere faceva il giornalista, era sempre alla ricerca di uno strumento più pratico della penna stilografica che lo aiutasse nel suo lavoro quando era in giro a prendere appunti. Quindi insieme al fratello György, che aveva studiato chimica, si mise a studiare un sistema per evitare di macchiarsi mentre scriveva e un metodo più veloce per asciugare l’inchiostro. In seguito raccontò che l’illuminazione gli venne guardando alcuni bambini giocare con le biglie per la strada: le sfere dopo essere passate per una pozzanghera lasciavano per terra una traccia uniforme e regolare. Quindi trovò il modo di racchiudere una piccola sfera metallica nella punta del pennino, mentre il fratello si dedicò a realizzare un inchiostro con la giusta viscosità, che scorresse agevolmente e si asciugasse in fretta. laszlo_biroDopo diversi tentativi, nel 1938 i fratelli Bíró riuscirono a creare un prototipo soddisfacente, e brevettarono in Ungheria e nel Regno Unito la loro penna. E dopo alcuni successi durante la guerra (30.000 esemplari della sua penna furono realizzate durante il II° conflitto mondiale ad uso dei piloti navigatori imbarcati sugli aerei Alleati) il brevetto fu ceduto alla statunitense Eversharp Faber – che nel 1957 sarebbe stata assorbita da un altro celebre produttore di penne, Parker. Mentre Bíró aveva ceduto per pochi spiccioli il brevetto della sua penna a sfera rese invece milionario un produttore francese Marcel Bich che apportò alcune modifiche al progetto originale. Nel dicembre 1950 lanciò sul mercato la “Bic Cristal” al costo di 50 centesimi di franco. In pochissimo tempo la penna ottenne un enorme successo, fino ad essere inclusa nella collezione del Museum of Modern Art (MOMA) di New York.penna-bic

Bíró, che nel corso della propria vita ha lavorato a oltre cento invenzioni, morì a Buenos Aires il 24 ottobre 1985, a 86 anni. A partire dal 1990 in Argentina il 29 settembre, nel giorno della sua nascita, si celebra la “giornata degli inventori”, e a Bíró è stato intitolato l’asteroide (327512) Biro, scoperto nel 2006.

[Google – doodle] Google diventa maggiorenne

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Come dice mia madre, il tempo passa per tutti, pure per Google. Sebbene quella del 27 settembre sia una data ‘convenzionale’ sono più o meno passati 18 anni dalla messa in moto da parte di Larry PageSergey Brin dell’università di Stanford dell’indice delle pagine di internet basto sul loro rivoluzionario algoritmo.

Carino il doodle animato con protagonista la “G” alle prese con i palloncini: ancora una volta la pagina principale del motore di ricerca dei ragazzi di Mountain View viene piacevolmente arricchita graficamente con un’immagine azzeccata con una tradizione, quella dei doodle, iniziata nel 1998.

Pensare al web senza Google e a tutti i suoi servizi pare oggi impossibile, eppure credetemi sulla parola (sic! nostalgia), c’è stata un’internet senza Google.

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[Google – doodle] Il Teatro alla Scala compie 238 anni

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Il 3 agosto del 1778 si inaugurava con la prima rappresentazione assoluta de L’Europa riconosciuta di Salieri quello che sarebbe stato uno dei teatri più famosi al mondo: il Teatro alla Scala di Milano.

I ragazzi di Mountain View ne festeggiano l’anniversario con un doodle statico che campeggia oggi sulla pagina principale di Google il cui logo vede inglobare nella O centrale una rappresentazione del teatro.

Nato per volontà dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria in sostituzione del teatro di corte andato perduto in un incendio, il progetto venne affidato al celebre architetto Giuseppe Piermarini che lo realizzò in un paio di anni.

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[Google – doodle] Oggi è il compleanno del Bardo

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Il 23 aprile 1616 moriva a Stratford-upon-Avon William Shakespeare.

Per celebrare degnamente il 400° anniversario, i ragazzi di Mountain View hanno pensato bene di onorare il drammaturgo inglese con un doodle statico che campeggia nella pagina principale del motore di ricerca di Google in cui il famoso ‘bardo’ è circondato con alcuni dei personaggi delle sue celeberrime 38 opere: c’è Amleto e il suo inseparabile teschio, ci sono Romeo e Giulietta e il loro inseparabile balcone, c’è Giulio Cesare con Bruto pronto a pugnalarlo alle spalle, c’è il tragico Re Lear, c’è la testa d’asino di Sogno di una notte di mezza estate, ci sono  le tre streghe incontrate sul campo di battaglia da re Macbeth, c’è la nave in balia dei flutti de La Tempesta.

Saranno passati pure quattro secoli, ma le storie create da William Shakespeare sono ancora capaci di emozionare.

 

Google celebra Beethoven con un doodle quiz

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Google rende omaggio a Beethoven ricordando i 245 anni trascorsi dalla sua nascita a Bonn.

Il doodle che campeggia nella pagina principale del suo motore di ricerca è uno dei più riusciti di quest’anno: una microstoria che per svolgersi appieno ha bisogno che vengano riassemblati dei piccoli puzzle musicali basati su alcune delle opere più celebri del compositore.

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Google festeggia con un doodle il 41° di Lucy

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220px-A.afarensisDoodle celebrativo di Google per i 41 anni di Lucy, l’esemplare di Australopithecus afarensis femmina di cui il 23 novembre 1974, i paleontologi Yves Coppens, Donald Johanson, Maurice Taïeb e Tom Gray rinvennero i resti in Etiopia.

Vissuta circa 3,2 milioni di anni fa (Piacenziano) e dall’età approssimativa di 25 anni la chiamarono Lucy, in onore della canzone Lucy in the Sky with Diamonds dei Beatles, mentre in amarico è nota come Dinqinesh, che significa “Tu sei meravigliosa”.

Nel doodle dinamico il logo dei ragazzi di Mountain View è “scolpito” nella pietra in stile preistorico e alcune lettere sono trasformate in scimmia, in un uomo e in Lucy per l’appunto che viene considerata la più antica antenata nell’evoluzione della specie umana, anello di congiunzione tra la scimmia e l’uomo.

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