Old on Air: “Quanto sei antipatico”

L’unico pregio di cui mi posso vantare è l’antipatia. Si ho scritto bene, anch’io ho un dono, una qualità di cui vantarmi con gli amici.

Mica è facile come si potrebbe pensare. Pensa te, ci sono giorni che sono completamente svogliato e pigro. Faccio finta di non capire, fingo sorrisetti di circostanza e annuisco sempre, perché essere d’accordo è molto molto più facile che esternare il proprio dissenso. Poi la sera mi guardo allo specchio, mi odio e mi sto antipatico.

Non è che sono stronzo. A mio parere gli antipatici si differenziano totalmente dagli stronzi. Io almeno non penso di essere anche stronzo, sono solo antipatico.

Si perché gli stronzi sono esseri infimi a cui non piace la franchezza. Sono quelli che parlano male degli altri solo per mettere zizzania e ne ricavano piacere. Io no. A me viene naturale essere bastian contrario, magari me ne rendo anche conto di stare sulle palle agli altri, ma non resisto, è nella mia natura e anche a costo di soffrirne mi viene spontaneo esternare al mondo quell’atteggiamento di supponenza e arroganza che mi rende per l’appunto antipatico a prescindere.

L’antipatia che proviamo per gli altri, si dice nasca da preconcetti e da esperienze personali. Proviamo simpatia per chi ci piace: sicuramente ci sta più simpatico chi la pensa come noi, veste come noi, parla come noi, mangia come noi, cammina come noi, ecc… Trascorriamo il tempo a paragonarci agli altri e ad esternare, con noi stessi sempre e con gli altri poco per non risultare antipatici, antipatie e simpatie, giudicando e valutando le persone che ci circondano.

Che fatica! Lo credo che poi si sbaglia e si prendono cantonate. Cadiamo in errore quando, provando simpatia per qualcuno, gli affibbiamo pure doti e pregi che non ha, oppure togliamo quello che di buono potrebbe avere qualcuno che ci sta antipatico.

E’ bello quindi mi piace. La pensa come me, quindi è intelligente e simpatico. Giudichiamo l’apparenza che ci circonda con la boria di far parte di un gruppo scelto ed eletto di giusti che non si comportano così.

Faremmo quindi meglio a mettere in dubbio la lettura che noi abbiamo della realtà che ci circonda? Magari non è il caso di essere così drastici. Si dovrebbe comunque sforzarsi di non diventare stronzi (ne andrebbe della nostra moralità), senza voler essere per forza simpatici cercando di piacere agli altri in ogni situazione, senza incorrere nel sotterfugio del piacersi per forza con atteggiamenti che non ci appartengono. Non vergognatevi di essere antipatici.

Un ultimo consiglio, rebus sic stantibus. Date una possibilità anche a chi non sopportate, di manifestare il proprio modo di essere. Non è per niente vero che è mera perdita di tempo e, volesse il cielo, potreste rimanere piacevolmente sorpresi.

Buona fortuna e scusate l’antipatia 😒


Brano tratto dalla colonna sonora del film: “Rita la Zanzara
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Titolo : Quanto sei antipatico
Interprete : Rita Pavone
Autori : Lina Wertmüller/ Bruno Canfora
Arrangiatore : L. Enriquez Bacalov
Orchestra diretta da : L. Enriquez Bacalov
Anno registrazione : 1965

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