Dammi il cinque. E’ incredibile la storia che sta dietro un gesto che ormai diamo per scontato, ma che è nato “ufficialmente” meno di 35 anni fa durante una partita di baseball.

Glenn Burke dà il primo «high five» al compagno Dusty Baker il 2 ottobre 1977, durante la partita tra i Dodgers di Los Angeles e gli Astros di Houston.
Durante l’ultima partita della stagione regolare, Dusty Baker mette a segno il suo 30° fuoricampo dell’anno, che porta dritto i Los Angeles Dodgers alle finali. Momento d’estasi al Dodger Stadium. Un suo compagno, Glenn Burke, si avvicina festoso con il braccio destro alzato e la mano aperta. Baker, che oggi ha 62 anni e allena i Cincinnati Reds, ha raccontato quel momento così: «Vedo Glenn sorridente col braccio su, viene verso di me e non so che cosa diavolo abbia in testa. Ma è un attimo, l’istinto o cosa, non so: anche a me viene di alzare il braccio e shciak, le due mani si incontrano e fanno la storia. Ecco che cosa è successo, ecco come nato l’high five».
Si celebra qui e oggi perché nel terzo giovedì di aprile (che quest’anno cade il 19), in America si festeggia l’«High Five National Day», ovvero l’NH5D la sagra del «dammi il cinque».
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